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  • Immagine del redattoreJonathan Ghidotti

La colonna sonora di Marvel Spider-Man


INTRO


Tutti desideriamo essere super eroi.

Magari non adesso, magari non quando diventiamo grandi, magari non per sempre ma tutti, prima o poi, abbiamo desiderato o desidereremo essere super eroi.

Poter volare come SuperMan, essere forti come Wonder Woman, carismatici come Spider Man, furbi come Vedova nera o coraggiosi come Iron Man.


E al di la delle facili morali alla “siamo tutti super eroi” o “il vero super eroe è ognuno di noi di fronte alle difficoltà delle vita” e bla bla bla c’è un motivo per cui i super eroi piacciono a tutti (o quasi): parlano inevitabilmente di noi attraverso quel grande caleidoscopio che è la comunicazione del XX e XXI secolo.

Dai fumetti ai film, dai cartoni animati ai videogiochi i super eroi raccontano le nostre vite in una maniera leggermente meno noiosa.

E tra tutti c’è n’è uno che insieme a pochissimi altri spicca inevitabilmente.

Ed ovviamente parlo di Spider Man.


Un ragazzo, un ragazzino anzi di 15 anni tanto brillante a scuola nelle materie scientifiche quanto imbranato nelle relazioni sociali. Un bimbetto sfigatino e occhialuto con un senso dell’umorismo discutibile, qualche brufoletto di troppo, una situazione familiare mezza traballante e la passione per la fisica e la chimica… cacchio se sostituiamo la chimica e la fisica con la musica è la storia della mia adolescenza… e scommetto anche quella di molti tra di voi.


Perché Peter Parker è questo: un ragazzo normale… maaa capace di volteggiare tra i grattacieli di Manhattan grazie alle ragnatele progettate da lui, in grado di saltare in altissimo, camminare sui muri, prevedere gli attacchi dei nemici, cadere da altezze vertiginose senza farsi nulle, combattere contro esseri grossi e muscolosi (per non contare gli alieni)… e quando tutto questo lo riesci a fare bene, e sottolineo BENE, dal tuo divano con un videogioco… beh preparate le mutande di scorta.


E3 2016, conferenza Playstation, Insomniac, gli autori di Spyro e Ratchet & Clank presentano il trailer della loro nuova Ep.

Si vede Manhattan, si sente una voce: «Sapere che tutto dipende da un ragazzo del Queens… sembra spaventoso… » la gente impazzisce.

Marvel Spiderman prodotto da Insomniac uscì due anni dopo, il 7 settembre 2018 in esclusiva per Playstation 4 e fu un successone.

Per la prima volta un gioco di Spiderman non solo era divertente, non solo aveva una storia degna di essere giocata e al pari delle controparti cartacee e cinematografiche, non solo aveva un comparto estetico meraviglioso e una delle migliori Manhattan di sempre ma presentava una delle migliori (se non la migliore) rappresentazione dell’uomo ragno sullo schermo.

Spidey corre su ogni superficie, salta da ogni altezza, si appende dovunque, volteggia per new york, è agile, scattante e parla, in continuazione, facendo le peggio e le migliori battute dell’amichevole Spiderman di quartiere. E poi combatte, tanto, ma tanto e lo fa in maniera spettacolare contro diversi nemici iconici, da Kingpin a Shoker, da Rhino a Mr Negative.


Considerato dalla critica un Best Buy play station, considerato dalla Marvel storia canonica con tanto di fumetto scritto apposta, considerato uno dei migliori giochi super eroistici di sempre e, a mani basse, il miglior gioco di Spider man mai fatto.

Candidato ai the Game Awards in 7 diverse categorie tra cui Miglior gioco dell’anno e Miglior Colonna sonora e campione di incassi 2018 con oltre 3,3 milioni di vendite nei primi 3 giorni e oltre 20 milioni di vendite a fine 2020.


Benvenuti o bentornati su Mangianastri, io sono Jonathan, e oggi parliamo della colonna sonora di Marvel Spider Man.


IL COMPOSITORE

John Paesano, classe 1977, è un compositore americano attivo sia nell’ambito cinematografico, che televiso che videoludico.

Avete visto il film Maze Runner? Le musiche sono sue.

La serie Daredevil? Colonna sonora sua.

Mass Effect Andromeda? Sempre lui.

Paesano iniziò gli studi musicali in Francia presso il Conservatorio di Parigi proseguendo poi gli studi presso il Berklee College of Music dove si specializzo in composizione e composizione per film. Successivamente alla laurea ebbe la fortuna di lavorare per Jerry Goldsmith e soprattutto con sua maestà John Williams orchestrando alcuni brani per il maestro della musica da film.

Paesano non è uno di quei compositori che venne notato e quindi assunto.

Non fece nulla di eclatante, non colpì nessun regista e non produsse nessuna opera personale capace di scuotere (almeno un minimo) l’industria cinematografica. Semplicemente inizio a scrivere dal 2007 colonne sonore per prodotti televisivi come Another Cinderella Story e L’era glaciale speciale Natale fino a che nel 2011 mandò un provino musicale a Wes Ball per The Maze Runner.

E venne assunto.


Da qui in avanti gli sono capitati per le mani diversi progetti interessanti tra i quali spiccano i The Maze Runner come prodotti cinematografici, la serie Daredevil e the Defender come prodotti televisivi e Mass effect Andromeda, Gran Turismo Sport, Detroit Become Human e Spider man come prodotti videoludici.

E proprio la colonna sonora del secondo titolo legato al mondo di Spider man, ovvero Miles Morales, gli garantì un BAFTA come miglior colonna sonora per un videogioco.


Ora, io non sono qui per parlarvi della colonna sonora di Miles Morales, anche perchè non ho una Playstation 5 e non ho ancora potuto giocare il gioco, ma sono qui per parlarvi della colonna sonora di Spider man e fidatevi c’è tanto da dire.

Partiamo dalle scelte fondamentali che caratterizzano l’intero lavoro.

La colonna sonora di Paesano è innanzitutto una colonna sonora molto molto cinematografica. È davvero difficile trovare differenze di approccio e soprattuto di qualità tra questa colonna sonora e quella di Spider man Homecoming. Questo non è solamente un bene, e avremo modo di parlarne nell’ultimo blocco di questo episodio, ma sicuramente contribuisce a portare di prepotenza il Marvel Cinematic Universe all’interno di un mondo che cinematico non è.

In secondo luogo la colonna sonora di questo gioco è riassumibile in una singola parola: EROICA.


Ottoni a tutto spiano, con alcune chicche (che già potete sentire in questo brano) che richiamano terribilmente i lavori di John Williams, che sottolineano la potenza dell’uomo ragno e ne sottolineano la grandezza delle sue gesta e l’importanza della sua figura. A caricare tutto ciò abbiamo gli archi utilizzati qui nella stessa maniera che abbiamo avuto modo di ascoltare con il tema degli Avengers: rapidi arpeggi o ribattuti che contribuiscono sì a creare un senso di crescita e di concitazione ma che se uniti a Spider man sottolineano inevitabilmente il grande senso di libertà che ha l’uomo ragno.

Volteggiare per i grattacieli di Manhattan accompagnati dagli ottoni e soprattutto dagli archi dona sensazioni di libertà difficilmente replicate in altri giochi.


Fortunatamente però il peso degli eventi si fa sentire e così come ottoni e archi possono sottolineare eroicità e libertà, allo stesso modo possono esprimere rabbia e terrore. Due volti della stessa medaglia che qui vengono magistralmente (o quasi) espressi anche dalla musica.


Quindi indossate il vostro costume, sistematevi la maschera e lanciate la ragnatela verso il primo blocco di questa analisi musicale.

Benvenuti a New York


«Benvenuti alla nuova puntata de “Tafferuglio con il Ragno”!»


IL MAIN THEME





Ok ok stop.

Che succede?

Beh succede che per comprendere alcune scelte di Paesano dobbiamo fare un attimo un salto indietro nel tempo, precisamente nel 2002 quando uscì al cinema Spider Man di Sam Raimi con le musiche di Danny Elfman.

Se volete avere qualche informazioni in più sul film e sul suo regista fatevi un giro sulla pagina Instagram Consigliami un Film e tampinate Davide di Direct, io qui vi parlo dell’altro artefice di questo successone di film, ovvero del compositore e del suo Main Theme.

Danny Elfman è riassumibile in una singola parola: PROLIFICO. Dal 1982 ad ora ha scritto la bellezza di 97 colonne sonore tra le quali spiccano film dal “piccolo calibro” come Beetljuice, Batman di Tim Burton, Edward mandi forbice, Nightmare before Christmas, Mission Impossible, Man in Black, Spiderman, Bigfish e i Simpson, e con Simpson intendo la serie televisiva non il film.

Candidato a 4 premi oscar, 3 golden Globe, 2 bafta e bla bla bla.

Ecco, lui nel 2002 scrive la colonna sonora di Spiderman e diviene inevitabilmente il modello della musica super eroistica a seguire.

In questo brano ci sono tutti gli stilemi che oggi possiamo ritrovare nelle colonne sonore di Iron Man, Batman, Avengers ecc ecc.

Partiamo dal primo: la costruzione passo passo del tema. Tutti i main theme super eroistici del globo presentano la “climax” iniziale che poco a poco porta alla nascita del tema. Tutti, tranne il primissimo esempio cinematografico, ovvero Superman con la musica di John Williams, presentano questa costruzione del tema che va dal lento e pianissimo al forte e epico. E il primo a farlo fu proprio Danny Elfman, non con Spider Man ma con il primo Batman solo che lì fa una costruzione del tema partendo dal tema stesso, ovvero fa sentire il tema suonato dal corno inglese in solo per poi poco a poco aggiungere strumenti, creare concitazione e ripresentare il tema nella versione eroica. In spider Man invece inaugura quella che definirò “nascita del super eroe”. All’orecchio attento anche qui sentiamo subito le note del tema ma vengono immediatamente abbandonate per lasciare spazio agli archi e ai loro ribattuti in crescendo furiosi. Ribattuti degli archi che poi verranno ripresi da chiunque: Batman d Zimmer, Avengers, Iron Man, Capitan America e chi più ne ha più ne metta.

Secondo punto: gli ottoni e in particolare il corno inglese. Qui la colpa è di John Williams con Super man e quella sua fanfara di ottoni capace di esprimere in musica le parole EROE e PATRIOTTISMO. Danny Elfman però ci ha messo lo zampino ben due volte trasformando l’ìidea del genio in possibile cliché. Lo fa nella colonna sonora di Batman e lo ripete in Spiderman ma non lo fa copiando Williams, bensì introducendo a sua volta una sfumatura fondamentale: l’impianto tonale in minore. Lo introduce in Batman, dove però è inevitabile conseguenza del personaggio, dell'ambientazione e di tutto ciò che gravita introno a Batman, e lo ripete in Superman dove però unisce l’impianto minore a quello maggiore usando nel suo tema il passaggio dal I grado minore al IV maggiore, passaggio che verrà poi ripreso da Batman, Capitan America ecc ecc… ormai avete capito la solfa.


Ultimo punto: la struttura bipartita. Allora, la struttura bipartita è tipo la forma musicale più vecchia del globo e consiste nel contrapporre ad un tema e ad una sezione una seconda opposta per modo e mood. Nei temi Super eroistici questo avviene sempre e, come ormai avete già capito, il primo a introdurre questo aspetto nel Main theme di un super eroe fu proprio Elfman con Spider Man. L’eroe è tale se ha una minaccia da sventare e allora giù di tonalità minore piena, gli archi divengono minacciosi, gli ottoni scuri, le percussioni martellanti e incisive. Il main theme del primo Spider Man è letteralmente il racconto di una giornata tipo dell’uomo ragno: Volteggio eroico per la città (Tema eroico in crescendo) , presenza del cattivo (digressione cupa e minacciosa) vittoria del bene sul male (ripresentazione del tema in una veste ancora più gloriosa).

Tutte queste scelte di Danny Elfman hanno letteralmente costruito un ideale musicale super eroistico; ma non solo: hanno profondamente caratterizzato l’idea musicale dell’uomo ragno. Tanto che nel secondo reboot dell’amichevole eroe di quartiere si decise di cambiare totalmente rotta.

Inizialmente venne preso James Horner, altro compianto GIGANTE della musica per film (premio oscar per Titanic e autore delle colonne sonore di Braveheart, Avatar, Casper, Ballo, Jumanji, La maschera di Zorro e The amazing Spiderman) che scrisse un main theme estremamente romantico e purtroppo poco “Spiderman”. Per il seguito venne allora scritturato Hans Zimmer che però in collaborazione con i magnifici sei scrisse questo:





E niente… non centra niente con l’uomo ragno. Arriviamo quindi a Homecoming, al riutilizzo del tema storico della serie tv di fine anni 60 e al tema vero e proprio del film che vi faccio sentire solo perchè capiate quanto Elfman ha influenzato l’ideale musicale dell’uomo ragno.




Ottoni, passaggio minore maggiore e bla bla bla.

Ma arriviamo infine al videogioco, a John Paesano e al suo tema musicale dedicato all’uomo ragno.

Vi ho fatto questa lunghissima introduzione perchè sono sicuro che ora sarete in grado di carpire tutti quegli espedienti musicali introdotti o rielaborati da Elfman che qui Paesano ha saputo sapientemente reinterpretare.

Ve lo faccio sentire e poi vi spiego perchè secondo me questo è il miglior tema musicale mai dedicato all’uomo ragno.

In questo brano c’è tutto. C’è la “nascita del super eroe”, ci sono i violini in ostinato, c’è il tema introdotto dai corni, c’è passaggio dal I minore al IV maggiore, c’è una melodia che continua a salire verso l’alto, continua a superarsi in continuazione. Manca solo la struttura bipartita, presente però nel resto del lavoro, che qui cede il passo alla coda musicale, ovvero alla conclusione del brano.

Le note del tema vengono suonate al pianoforte ma con estrema calma e quasi sottovoce. Non trasmettono più forza, salvezza, libertà ma solitudine, malinconia, dolore.

E diamine Spider man è soprattutto questo.


«Osservando una mosca che camminava sul muro ho pensato: non sarebbe bello se un essere umano potesse fare la stessa cosa? L'ho immaginato adolescente e con un sacco di problemi personali. Quando l'ho portato, eccitatissimo, all'editore, mi ha rimproverato: “Stan, i supereroi non hanno problemi personali!”. Come sbagliava [...] »

Stan Lee


E Stan Lee aveva dannatamente ragione. La potenza di Spider man è proprio questa: la sua inspiegabile capacità di riuscire sempre a rialzarsi. Nonostante tutto quello che gli avviene Spidey si rialza… ma soffre tanto e rimane solo molte volte.

John Paesano qui ha firmato il miglior omaggio musicale che si potesse fare per l’uomo ragno. Ne ha tratteggiato il lato eroico con il corno e gli ottoni, il senso di libertà e di crescita con gli archi, la sua potenza con il tema a tutto orchestra e la vittoria del modo maggiore sul minore, e infine ne ha dipinto il lato umano, la fragilità dietro alla maschera.


TUTTI VOGLIONO ABBATTERE SPIDER MAN


«Mi commuove che su una cosa siano tutti d’accordo… nell’odiarmi.»


Vi siete mai chiesti quanti sono i nemici di Spider man?

No?

Nemmeno io. Anche perchè insomma dai, saranno almeno un centinaio tra uomini, alieni, lucertole, mostri inter-dimensionali, parassiti, vecchi amici e scienziati pazzi.

Sta di fatto però che alcuni sono veramente iconici, tanto iconici da aver sfondato i limiti delle riviste per divenire di dominio pubblico. Parlo di nemici tipo Kingpin, Goblin, Venom, Electro, Dr. Octopus, l’uomo sabbia o già il meno conosciuto Avvoltoio (grazie MCU).

Ma ce ne sono anche di minori ma abbastanza noti tipo Rhino o Lizard.

E poi c’è Mr Negativo.

Chi?!

Mr Negativo… quello che fa le fotografie brutte…


«Non badate a me, non mi filate… ci penso io a filare voi… con la ragnatela.»


Io capisco i fan accaniti del mondo Marvel che conoscono a mena dito tutti i nemici possibi immaginabili dell’uomo ragno ma raga: MR Negativo? Davvero?!

Questo il pensiero che ho fatto quando ho visto il trailer del gioco.

Poi l’ho giocato.

E niente, ritiro tutto quello che ho detto.


Ci sono diversi nemici all’interno di questo gioco, davvero tanti e praticamente tutti mezzi spoilerasti dai vari trailer, tranne, fortunatamente, il nemico principale che non nominerò proprio per non rovinare la sorpresa a tutti quelli che non hanno ancora avuto la fortuna di giocare questa perla di casa Sony.

Oltre al “burattinaio super boss finale” nel corso della nostra avventura avremo a che fare con Kingpin, Electro, Lizard, Shocker, Vulture (che è l’avvoltoio), Rhino e, tramite missioni secondarie, Black Cat e TaskMaster. Per non dimenticare poi il già citato MR negative.

Un manipolo di cattivi che elencati così rischiano di far stringere un po’ le chiappette ai giocatori nel timore che il gioco diventi una specie di Boss Stage infinito.

E invece non è così, non solo il gioco non fa mai pesare questa mole gigantesca di nemici ma riesce anche a caratterizzali, soprattutto i principali, ovvero Mr Negative e il nemico misterioso.

Vi parlo in particolare di Mr Negative, ma quello che si può dire su di lui va benissimo anche il nemico misterioso perchè entrambi sono la controparte perfetta di Spider Man.

Martin Lee, alias Mr. Negative (e raga non è uno spoiler perchè c’è lo sbattono letteralmente in faccia nel trailer), è il direttore del F.E.A.S.T., un rifugio per senza tetto dove lavora anche la dolce Zia May e condivide quelli che sono bene o male gli stessi valori dell’uomo ragno: generosità e desiderio di poter salvare gli altri. Se non fosse che per motivi che lascio scoprire a voi Martin Lee è anche Mr Negative ovvero un super cattivo con il potere di acuire la negatività delle persone portandole a compiere gesti sconsiderati, violenti e criminali. In più è ovviamente super forte e bla bla bla.


Stesse condizioni: un essere umano normale si ritrova con dei super poteri, scelte differenti: Peter diviene L’uomo Ragno, Martin Lee Mr Negative.

E gente, questa doppia faccia della medaglia viene espressa in musica sfruttando gli stessi espedienti usati per raccontarci l’uomo ragno: archi, ottoni e pianoforte.


State ascoltando il brano “The sinistre Six” che ci permette di parlare di questa cosa in maniera super esaustiva.

Al di la del colpo iniziale il brano si apre con gli archi in pianissimo e in sottofondo ma già con la presenza di un piccolo ostinato da eseguire. In evidenza sentiamo un suono digitale (che ricorda un pianoforte) che presenta una linea melodica semplice ma efficace: una costante caduta verso il basso.

E già abbiamo la prima opposizione: se nel tema del super eroe la melodia si muoveva sempre verso l’alto qui avviene l’inverso presentandoci uno spirale che si muove sempre verso il basso.

In secondo luogo abbiamo l’armonia che qui è statica su FA# minore e addirittura i cambi di accordo sono quasi assenti in quanto FA# minore nelle sue varie posizioni occupa letteralmente il 95% del brano, laddove invece nel tema di Spider Man il cambio armonico era fondamentale per trasmettere il senso di crescita e di grandezza dell’eroe.


E poi abbiamo gli ottoni, o meglio, il trombone, strumento principale di questo pezzo in quanto colui che conduce l’arco melodico. E anche qui, al di la che il tema è letteralmente lo stesso proposto dal pianoforte riverberato semplicemente una quarta sotto, il trombone, e gli ottoni poi nella loro totalità nella seconda parte del brano, si presentano anche loro come perfetta controparte di Spider man. Anche qui sono loro a condurre il tema ma con le giuste accortezze ciò che prima era eroico qui diviene spaventoso. Nel tema di Spider Man abbiamo una continua evoluzione ed una continua crescita che ci portano da primo LA (esempio LA 3) fino al SIb due ottave sopra (esempio) qui invece è tutto estremamente statico e nei momenti in cui gli ottoni intonano note più acute sono funzionali solo per sottolinearne l’ampiezza della loro caduta.

E poi c’è il tema che è letteralmente il tema del burattinaio, del Master-mind come viene chiamato nella traccia che state per ascoltare.





Bastano letteralmente 4 note per riuscire ad esprimere il profondo stato di frustrazione che pervade l’animo di questo personaggio. 4 note che compongono il tema dell’antagonista, del villan principale, tema che si ripiega continuamente su se stesso senza portarsi a nessuna evoluzione, a nessun sviluppo e che proprio per questo si contrappone ferocemente al tema di Spider man.

E questo mi. Permette di parlare di una caratteristica fondamentale di questa colonna sonora: la capacità di comunicare molto con poco.

Nelle colonne sonore cinematografiche questo avviene sovente fino a giungere a casi assurdi dove compositori del calibro di Michael Giacchino riescono a costruire interi. Brani di 4 o 5 minuti utilizzando solamente un motivo di 4 o 5 note.

Non è una tecnica innovativa e anzi prende a piene mani dal mondo teatrale e operistico andando a semplificare quelli che sono i leitmotiv, ovvero specifici motivi melodici che si associano ad uno o altro personaggio o a taluna situazione o altra. In questo gioco ci sono due giganteschi leitmotiv, quello di Spider man (esempio) e quello del cattivo (esempio) e possiamo dire a mani basse che il 70% della colonna sonora di Marvel Spiderman si costruisce intorno a questi due temi con una grande predilezione per il primo. E siccome sono sicuro che giunti a questo punto dell’episodio sarete in grado di riconoscere anche voi questi due forti e grandi leitmotiv vi lascio al brano che accompagna la sezione nella quale Spiderman fronteggia il mega villain con tanto di scontro tra i due temi e palese vittoria del tema dell’eroe sul tema del cattivo. Anzi facciamo un gioco: riuscite a contare quante volte appare il tema del cattivo e quante quello di Spider man? Al termine del brano vi dico la risposta.

Pronti, via.

PETER PARKER

Il verdetto è:

5 volte il tema del villain.

4 volte il tema di Spider-man con però, e forse i più attenti tra di voi l’avranno sentito, la presenza per ben 4 volte anche della seconda parte del tema dedicato all’uomo ragno.


E quando però parliamo di Uomo ragno non possiamo non parlare anche dell’uomo che si cela dietro alla tuta rossa bianca e blu.

Non possiamo non parlare di Peter Parker.


«P - Non so se posso batterlo.

MJ - Tu forse no ma il tuo amico Peter Parker potrebbe darti una mano.

P - Cosa?

MJ - Ha lavorato Peter su quelle braccia, lui potrebbe trovare un punto debole. Falli secchi tigre.»


Peter Parker in questa versione ha 23 anni, da 8 anni è spiderman ed ora lavora come assistente scienziato presso il laboratorio del dr. Octavius. Oltre a ciò qualche volta aiuta zia May al F.E.A.S.T. e cerca in un qualche modo di recuperare i rapporti con Mary Jane.

Peter è un cervellone, letteralmente un genio in grado di costruirsi tutti i suoi accessori autonomamente, spara ragnatele, tute disparate e super all’avanguardia, bombe, rilevatori ecc ecc. E tutte le scene nelle quali si trova a doversi destreggiare tra numeri, formule chimiche e chi più ne ha più ne metta sono accompagnate dal brano che state ascoltando in questo momento: Inside the Numbers… e qui emerge l’elefante nella stanza. Il piccolo ma grande problema di questa colonna sonora: la poca varietà tematica e l’incredibile anonimicità di molte moltissime tracce.

Questo è letteralmente il tema di Peter Parker ma allo stesso tempo non lo è per nulla. Mi spiego meglio: questo tema viene per forza di cose associato a Parker in quanto accompagna la gran parte delle scene dove siamo chiamati a giocare con lui, tutte quelle parti dove non indossa il costume, MA il punto è che questo è tutto tranne che un tema dedicato ad un personaggio. È “semplicemente” (tra molte virgolette) un brano di sottofondo costruito sulla ripetizione di due accordi arpeggiati in posizioni diverse con accenni sporadici del tema di Spider man. Certo, è scritto in maniera impeccabile con un perfetto equilibrio tra le parti e tutto quanto, ci mancherebbe, sapessi scrivere io così ci metterei subito la firma, ma resta il fatto che in un gioco su Spider Man che affronta molto bene la grande tematica del duplice ruolo di ragazzo normale e super eroe finiamo con il non avere un tema musicale, un richiamo melodico, un motivo, qualsiasi cosa che possa in un qualche modo raccontarci di più di Peter Parker.


E potrete dirmi: si ma perché il tema di Peter è il tema di Spider man!

E va bene, me l’accollo. Anche perchè è l’unica risposta che permette di non svalutare troppo questo lavoro… se non fosse che poi nessuno, e ripeto, NESSUNO dei personaggi importanti del gioco ha un suo diamine di tema.


Prendiamo MJ, storica fiamma di Peter, personaggio fondamentale per il videogioco e in alcune sezioni addirittura il personaggio che guideremo.

Prendiamo MJ e prendiamo il suo tema musicale.

Bene… capite anche voi alla perfezione che questo non è un tema vero? Mi stai musicalmente descrivendo una situazione, creando un ambiente ecc ecc ma non mi stai raccontando MJ.

Ed anche qui, torniamo però al punto di prima perchè questo è il tema di MJ ma non lo è! È il brano che sentiamo quando ci troviamo pad alla mano nei suoi panni ma non è un tema che ci racconta chi sia la rossa e intraprendente giornalista di New York.

Si, ci esprime sicuramente il suo coraggio nel gettarsi in situazione pericolose pur di riuscire a fare bene il suo dovere ma MJ non è solo questo. Durante le oltre 20 ore di campagna viviamo il rapporto tra Peter e MJ davvero a fondo. I due si chiamano, discutono, litigano, scherzano… fino ad arrivare al momento dove MJ soffre per Peter, si affida a Peter e gli offre la chiave di lettura per poter sconfiggere il mega boss finale.

Stiamo parlando di una vera e proprio co protagonista del gioco e diamine, davvero non le abbiamo dato un tema musicale?

Davvero?!


Non serviva un intero brano di 6 minuti solo per lei ma bastavano 4, 8 note come il tema del villain per poi giocarci con queste note, metterle in dialogo con il tema di Peter o con il tema del viallain quando serviva. Creare una narrativa anche musicale, che già avviene per Spider man e i suoi nemici, ma che si limita solo a quello.

E ancora, qualcuno di voi potrebbe dirmi: si ma nei film questo ormai avviene molto molto spesso, è letteralmente il modo con cui si scrivono le colonne sonore cinematografiche. E avete ragione se non fosse che Marvel Spider man non è un film e soprattutto non dura 2 o 3 ore.

All’interno di una pellicola le scelte musicali sono tutte, e ripeto, tutte dedicate all’immagine. Non sta ne in cielo ne in terra che il musicista decida di farsi i cavoli suoi e presentare una serie di brani identitaria e super variegati. Non esiste perchè il cinema è soprattutto l’unione delle sue parti e perchè non stiamo guardando un’opera lirica dove la narrazione e assoggettata alla musica. In secondo luogo un film dura dai 90’ ai 160 minuti e capite anche voi molto bene che serve per forza fare delle scelte ben oculate su quali e quanti temi musicali scrivere. È quindi del tutto ovvio e normale che nel primo film di Harry Potter Hermione e Ron non abbiano un tema in quanto i centri gravitazionali della pellicola sono:

  • Harry Potter

  • Hogwarts e la magia

  • L’ingombrante presenza di Voldemort

Ma quando parliamo di videogioco e di una campagna che dura 20 ore capite che scaliamo su parametri e scelte che devono essere diverse. Bisogna come minimo tenere conto:

  • dei personaggi che andremo a giocare,

  • dei combattimenti,

  • degli snodi narrativi,

  • del world building

  • Del villain

5 macro aree che necessitano una presenza musicale mirata e la necessitano perchè permettono l’immersione continua e costante del videogiocatore all’interno del videogioco, immersione che non si limita a 2/3 ore ma che può oscillare dalle 4/5 alle 50 e oltre.

In Marvel Spiderman i temi musicali si focalizza su due grandi aspetti: Spider man e il villain andando a dimenticarsi dei co protagonisti, come MJ e Miles Morales, del combattimento, del world building ecc ecc e questa è una scelta che francamente non comprendo. È bellissimo volteggiare per New York ascoltando il tema di Spiderman ma alla quinta ora di gioco quando ho ascoltato il tema di Spiderman già in 4 salse differenti, perchè l’ho ascoltato:

  • come prima traccia di gioco,

  • Contro Kingpin

  • Come eco mentre sintetizzo i nuovi materiali con Peter

  • E all’interno di almeno 4 cutscene diverse

Capite che forse, un tema apposta non dava tutto questo gran fastidio.

E poi al di la di zia May che, porca misera un 4 note solo per lei avrebbero reso tutto quanto ancora più incredibile, parliamo un attimo di Miles Morales.

Miles Morales, uno dei personaggi di importanza pari a MJ e letteralmente il protagonista del mega dlc stand alone uscito 2 anni dopo su PS5 non ha neanche un accenno di tema musicale.

MA PORCA MISERIA, lo sapevate già che sarebbe stato il protagonista del mezzo seguito, lo sapevate già perchè sarà già stato in pre produzione… ma ditelo a John Paesano di piazzarci dentro 4 note da far risentire poi in Spider Man Miles Morales, diteglielo! Pure nel momento di maggior pathos dedicato a questo personaggio sentiamo le note di Spiderman… per poi ritrovarci nel seguito con ovviamente un tema musicale ad hoc riarrangiato in tutte le salse possibili che però casca giù dal nulla.


Prima di chiudere però c’è bisogno di smetterla con queste mie lamentele e dare a Cesare quel che è di Cesare perchè la colonna sonora di Paesano resta comunque di altissimo livello.

Responsability il nome di questa traccia ed accompagna la grande scelta finale di Peter Parker. Un brano che si costruisce intorno ad un nuovo tema, sicuramente di derivazione dal tema di Spiderman ma che se ne distacca quanto basta per donarci una nuova sfumatura del nostro eroe.

Rimane l’arpeggio come sottofondo, rapido e costante, e rimane perchè stiamo parlando comunque di Spider Man, dell’eroe che si ritrova a fare una scelta drammatica ma votata ad un bene maggiore. E la gravosità di questa scelta viene sottolineata benissimo dal pianoforte e dalla costruzione del suo tema che costantemente si ritrova a risolvere la sua linea melodica con la giusta cadenza inanellando una serie di cadenze che risuonano come gli snodi necessari per metabolizzare ed accettare la scelta fatta.

E siccome la scelta è quella giusta, per quanto sofferta, la melodia si muove poco a poco verso l’alto e l’armonia si stabilizza su MI maggiore portando poco a poco una luce che rivela la vera grandezza dell’uomo ragno.


Un ragazzo chiamato divenire qualcosa di più, un simbolo, un esempio, un eroe.

Un ragazzo chiamato a soffrire, a perdere, a piangere, a non sapere cosa fare.

Un ragazzo che ha nei suoi cari e nei suoi amici il suo potere più forte.

Un ragazzo che ormai ha assimilato e compreso alla perfezione la frase dello zio Ben: da grandi poteri derivano grandi responsabilità.


IN CONCLUSIONE

In conclusione, la colonna sonora di Marvel Spider-man è un ottimo lavoro ma non privo di qualche difetto. L’ottima caratterizzazione musicale dell’uomo ragno e della sue nemesi cede il fianco ad una colonna sonora troppo incentrata sulle solite due idee musicali che, alla lunga, rischiano di stufare.

Va però detto che ci troviamo di fronte ad un lavoro di scrittura musicale meraviglioso. Ogni traccia ha un suo equilibrio, l’orchestrazione è impressionante e, tutto sommato, volteggiare per i tetti di new york mentre si ascoltano queste note non ha grossi paragoni nel mondo videoludico.


E prima di chiudere vi ricordo alcune cose belle. La prima è che Mangianastri è disponibile su qualsiasi piattaforma di ascolto e se lo ritieni utile puoi lasciare una recensione su apple podcast o seguirmi su Spotify in modo da non perderti i prossimi episodi, sarebbe davvero di aiuto.

Ti ricordo che puoi anche ascoltarmi su mangianastripodcast.com e non solo perchè il sito si è aggiornato con nuovi contenuti, con l’elenco delle mie composizioni originali e sopratutto con lo script di ogni episodio di Lato A così, se ti sei persa qualcosa o semplicemente non ti va di ascoltare la mia voce puoi leggere tutto quanto e commentare. Commenti che adesso puoi anche lasciare su Spotify, qui sotto basta che con il pollice fai un leggero stipe up e troverà la sezione dei commenti.

Commenti che puoi anche lasciare su Instagram @mangianastri_podcast dove non solo pubblico post inerenti alle cose di cui parlo; non solo pubblico le mie composizioni originali ma mi trovi live ogni lunedì sera (o quasi) dalle 21.00 alle 21.30 con Micro Tape! Un piccolo format (una microcassetta) di 30’ minuti in compagnia di amici dove parliamo di film, libri, musica, giochi ecc ecc.

E tra questi amici a volte ci sono anche gli amici di Consigliami un Film e BlogFullybooked, amici con i quali chiacchiero nel secondo format di mangianastri, LATO B, che torna tra 15 giorni sempre qui.

E infine ti ricordo che da quest’anno puoi partecipare al podcast anche tu lasciando un messaggio vocale al link che trovi in fondo alla descrizione.


E quindi grazie per avermi ascoltato fino a qui, spero di essere riuscito a raccontarti tutta la bellezza di questo gioco e della sua colonna sonora e noi ci risentiamo ogni lunedì o quasi dalle 21.15 alle 21.45 su Instagram o tra 15 giorni qui su mangianastri, anche perchè tra pochissimo esce Spider man no way Home e non vediamo l’ora di parlarvene!

Ciao Ciao.


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